mercoledì 15 giugno 2016

Scroscio di piogga torrenziale nella collina di Moncalieri

Ieri, 14 giugno 2016, ho potuto constatare di persona la fase terminale di un flash flood sul territorio di Moncalieri. La quantità di pioggia non è stata rilevata da ALCUN pluviometro della collina. Probablmente qualche pluviometro amatoriale avrà registrato qualcosa...  Unico modo di verificare la quantià di pioggia scesa, misure in contenitori occasionali. A occhio tra le 19,30 e le 20, ma forse in tempo ancora più breve, sono scesi decine di millimetri d'cqua, ovvero decine di litri il metro quadro.
I pluviogravi ufficiali situati in città SMI (Collegio Carlo Alberto) non segnalano che pochi (6,5 mm) di pioggia, eppure le strade della collina si sono trasformate intorno alle 20 in fiumi di limosi trascinando ogni oggetto fluitabile a valle. Più attendibile il dato della stazione Arpa Piemonte situata nel parco della Vallere, in sinistra Po, distante però dalla collina ma allineato alla zona dell'evento più intenso, che fornisce un dato di ben 45 litri d'acqua per metro quadrato, che suppongo interpolando i dati, sia caduta in circa un'ora o meno.
Gli orari indicati sono UTC quindi bisogna aggiungere 2 ore, ogni trattino in ordinate sono 3 ore

Le portate dei rii collinari si sono ingrossate come mai nell'anno, ma proprio per la condizione di grande impermeabilizzazione della superficie collinare e la ridotta sezione di molti rii collinari che sono intubati fino a valle, le strade hanno trasportato con grande velocità, le acque in eccesso a monte (con velocità ancora maggiore rispetto ai corsi d'acqua).  In molte zone di pianura ai piedi della collina i chiusini stradali sono esplosi per la grande pressione d'acqua in arrivo, allagando con alcuni decimetri d'acqua le strade principali (corso Torino, corso Moncalieri, strada Genova) e i piani terreni ed interrati degli edifici a valle. Su strada Revigliasco il ponticello dell'omonimo rio è stato sormontato co diversione delle acque verso le case poste a valle.

Il fenomeno ha riguardato  la collina di Moncalieri tra il confine con Torino ovvero la Zona del Fioccardo fino a Testona e Revigliasco.

Allego, l'unico articolo con immagini a tutt'oggi presente in rete.
articolo su La Stampa

Se qualche lettore ha informazioni più precise sull'inzio dell'evento, sui mm di pioggia caduti o su danni, li aggiunga, grazie.

venerdì 27 maggio 2016

H/V Amplificazione sismica TREMENDA

Non mi è mai capitato di acquisire in Piemonte una curva HVSR così amplificata. H/V>8

HVSR
La scala verticale di norma si ferma ad 8, qui è stato necessario prolungarla a 16! Clicca per ingrandire


Piemonte
Questa è la curva H/V con i suoi parametri di controllo rapido
La misura è stata acquisita in zona sismica 4, nel Nord del Monferrato, in un sito pedecollinare che mai avrebbe preconizzato un simile evento. Per intenderci e fornire un paragone, solo per il sito di Castelnuovo AQ nel 2009 si sono evidenziate amplificazioni stratigrafiche del segnale sismico paragonabili (Aquila città e Onna forniscono spettri H/V sempre più bassi), anche nei siti dove si è risentito del sisma 2012 dell' Emilia, i rapporti di amplificazione H/V sono nettamente più bassi. Le conseguenze di un onda sismica importante che raggiunga questa zona sarebbero serie.

In questo sito del Piemonte i sismi contenenti frequenze intorno ai 3 - 4 Hz che raggiungono la superficie sono enormemente amplificati, almeno di 8 volte (secondo le conclusioni del progetto europeo SESAME). Solo queste frequenze però sono amplificate, non le altre, almeno non in modo così netto.

Un edificio che abbia questa frequenza del suo modo di oscillare fondamentale, se la vedrebbe assai male, entrerebbe sicuramente in risonanza con effetti seri.  Indicativamente il bersaglio ideale a seconda della normativa o delle raccomandazioni considerate è un edificio alto tra i 9 ed i 24m. 
Per conoscere veramente la frequenza di oscillazione di un edificio esistente bisognerebbe eseguire delle misure HVSR anche su di esso, operazione semplice e fattibile a costi ridotti.
Se ritieni interessanti queste note, lascia un piccolo commento.
Le misure sono state eseguite con queso apparecchio digitale del peso di 1 kg che sta in una mano, con un tempo di acquisizione di 16 minuti. Questo strumento è diventato un punto di riferimento mondiale nello studio della risposta sismica locale. I risultati sono chiari.
Eseguo queste misure, di routine, assegnando alle indagini penetrometriche in sito  un alto valore aggiunto.

domenica 14 febbraio 2016

Anche in Nuova Zelanda gli edifici storici...

Come in Italia, sono difficili da consolidare.
Terremoti superficiali, su materiali poco addensati, provocano una forte amplificazione delle frequenze tipiche degli edifici.

sabato 6 febbraio 2016

Terremoto all'italiana?

A Taiwan, ieri si é scatenato un terremoto di intensità compatibile con i sismi italiani. Magnitudine 6,5; profondità focale 20 km; edifici mal studiati sono crollati... con numerosi morti.
Oggi con semplici e spesso gratuite misure HVSR,  l'evidenza di questi risultati nefasti può emergere!  Finalmente sappiamo molto sul comportamento di un sito edificato in presenza di un terremoto.
Una casa ed un vita perse, sono danni inaccettabilmente gravi. A Torino e in Piemonte, il geologo é in grado di rilevare tali situazioni.